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Il nostro Agro-Ecosistema
La GARANZIA di una filiera tutta naturale
L'ambiente fisico in cui operiamo possiede un suo peculiare equilibrio ecologico che dipende dall’agroecosistema in cui avviene per tradizione l’allevamento e la produzione del Parmigiano Reggiano. Il nostro prodotto finale infatti risulta intimamente radicato al suo territorio di origine.
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Nei nostri campi di erba medica o nei seminativi di prato da foraggio, abbiamo la coesistenza di diverse specie vegetali. La flora ricca voluta dall’uomo si mescola con altre specie vegetali spontanee e attira diversi ‘attori’ come farfalle, insetti impollinatori che contribuiscono ad aumentare la biodiversità dell'agroecosistema e conferire la tipicità ai foraggi.
Coltivazioni
In questa zona di pianura il paesaggio presenta una sua specifica varietà e ricchezza di biodiversità per gli avvicendamenti colturali, dove i prati di erba medica la fanno da padrone, in rotazione con prati di graminacee o misti, o cereali come il mais e il frumento o l'orzo.
Nel paesaggio tradizionale esiste una notevole varietà anche dal punto di vista architettonico: stalle tradizionali e stalle moderne, le case coloniche e il contesto circostante, tutto funzionale ad una economia agraria circolare.
Nel paesaggio tradizionale esiste una notevole varietà anche dal punto di vista architettonico: stalle tradizionali e stalle moderne, le case coloniche e il contesto circostante, tutto funzionale ad una economia agraria circolare.
Nei nostri campi di erba medica o nei seminativi di prato da foraggio, abbiamo la coesistenza di diverse specie vegetali. La flora ricca voluta dall’uomo si mescola con altre specie vegetali spontanee e attira diversi ‘attori’ come farfalle, insetti impollinatori che contribuiscono ad aumentare la biodiversità dell'agroecosistema e conferire la tipicità ai foraggi.
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Allevamenti
Il connubio tra il campo e la stalla consente la chiusura di un ciclo: il campo produce il fieno che serve ad alimentare gli animali allevati. Il letame e gli effluenti zootecnici a loro volta, da scarto potenziale diventano una preziosa risorsa di nutrienti e di sostanza organica che incrementa la fertilità del suolo arricchendolo di carbonio organico.
Il fieno e la flora lattica, elementi intimamente legati tra loro, rappresentano ciò che di nostro è peculiare impedendo, di fatto, di riprodurre il Parmigiano Reggiano fuori dalla sua zona d'origine.
Il processo di fienagione porta più volte il foraggio a contatto con il terreno determinandone la sua completa contaminazione con la flora lattica naturalmente presente nei nostri prati. Il fieno diventa quindi, oltre che un alimento, un mezzo di trasporto della flora lattica dal terreno alla stalla e quindi al latte.
L' unicità della flora lattica della nostra campagna influisce sulle caratteristiche del latte che produciamo la cui biodiversità determina il sapore unico del nostro formaggio.
Il fieno e la flora lattica, elementi intimamente legati tra loro, rappresentano ciò che di nostro è peculiare impedendo, di fatto, di riprodurre il Parmigiano Reggiano fuori dalla sua zona d'origine.
Il processo di fienagione porta più volte il foraggio a contatto con il terreno determinandone la sua completa contaminazione con la flora lattica naturalmente presente nei nostri prati. Il fieno diventa quindi, oltre che un alimento, un mezzo di trasporto della flora lattica dal terreno alla stalla e quindi al latte.
L' unicità della flora lattica della nostra campagna influisce sulle caratteristiche del latte che produciamo la cui biodiversità determina il sapore unico del nostro formaggio.
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Biodigestore
E ancora, a partire dal letame e dal liquame dei nostri allevamenti si produce energia elettrica pulita, attraverso la digestione anaerobica, in impianti che producono biogas.
Il digestato che si ottiene a valle del processo è un ottimo fertilizzante che, di seguito, impieghiamo per concimare i nostri terreni in sostituzione dei fertilizzanti chimici. L'applicazione di questo modello di circolarità in agricoltura ci consente di ridurre l'impronta carbonica del chilogrammo di latte che produciamo nei nostri allevamenti.
L'innovazione tecnologica dunque ci ha consentito di incrementare l'efficienza con cui produciamo latte e ci ha portato a ridurre gli input, quali le diete a basso tenore proteico, la riduzione della quota di alimenti extraziendali e il consumo di energia. Tutto ciò insieme alla valorizzazione degli scarti come fertilizzanti, ci consente di limitare l'emissione in atmosfera di gas serra contribuendo in tal modo alla conservazione dell'agro-ecosistema, fulcro del successo del nostro prodotto.
Il digestato che si ottiene a valle del processo è un ottimo fertilizzante che, di seguito, impieghiamo per concimare i nostri terreni in sostituzione dei fertilizzanti chimici. L'applicazione di questo modello di circolarità in agricoltura ci consente di ridurre l'impronta carbonica del chilogrammo di latte che produciamo nei nostri allevamenti.
L'innovazione tecnologica dunque ci ha consentito di incrementare l'efficienza con cui produciamo latte e ci ha portato a ridurre gli input, quali le diete a basso tenore proteico, la riduzione della quota di alimenti extraziendali e il consumo di energia. Tutto ciò insieme alla valorizzazione degli scarti come fertilizzanti, ci consente di limitare l'emissione in atmosfera di gas serra contribuendo in tal modo alla conservazione dell'agro-ecosistema, fulcro del successo del nostro prodotto.